Il Sindaco Valentino Valentini ha firmato l'ordinanza che vieta l’uso dei “trucioli” nelle pratiche enologiche delle aziende vinicole per l'invecchiamento dei vini in luogo di botti in legno e barrique. Ecco il testo dell'ordinanza.
Un’altra Città del Vino mette al bando i trucioli per motivi precauzionali legati alla salute del consumatore. E’ Montefalco, capitale umbra del vino di qualità, in provincia di Perugia.
Il Sindaco Valentino Valentini il 7 novembre ha firmato un’ordinanza, la seconda in Europa dopo il caso di Torrecuso (Benevento), per tenere lontani i trucioli anche dai vini da tavola e da quelli Igt.
Nei giorni scorsi infatti il Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Paolo De Castro, aveva vietato l’uso dei chips per i vini Doc e Docg, lasciando fuori Igt e vini da tavola. A Montefalco si producono principalmente vini di qualità Docg e Doc, ma il Sindaco ha deciso di “estendere la tutela” anche alle produzioni minori.
L’indotto economico e occupazionale che deriva dalla produzione vitivinicola – si legge nell’ordinanza del Sindaco - può essere considerato di notevoli dimensioni. È quindi assolutamente indispensabile tutelare le produzioni vinicole di qualità prodotte sul territorio comunale; Montefalco – ricorda l’ordinanza – ha tra l’altro intrapreso la strada della qualità globale. Sta infatti ottenendo la certificazione ambientale Iso 14001, sistema di monitoraggio e controllo che verifica la qualità di gestione di un territorio.
“Il provvedimento del Ministro De Castro è un passo in avanti nella direzione giusta, ma è insufficiente – ha commentato il Direttore di Città del Vino, Paolo Benvenuti - riteniamo che vada tutelata l’intera gamma dei vini che hanno come riferimento il territorio anche in funzione dei controlli. Dopo Torrecuso e Montefalco ci aspettiamo che altri Comuni decidano di vietare i trucioli per le Igt”.
Ordinanza n. 78 del 7 novembre 2006.pdf
Ordinanza n. 78 del 7 novembre 2006